Non tutti sanno che la sambuca, il liquore dolce a base di anice stellato, finocchio e distillato di fiori di sambuco, è nata proprio a Civitavecchia, nel 1851, ad opera di Luigi Manzi, anche se, a partire dalla metà del ‘900, fu lanciata in tutto il mondo da Angelo Molinari. La sambuca è ancora oggi molto apprezzata, sia per il sapore intenso di anice, sia per le sue proprietà digestive. Il nome sambuca è legato a una leggenda: si narra che Luigi Manzi, la cui distilleria si trovava in un locale situato sopra il porto di Civitavecchia, avesse fatto un foro nel pavimento per introdurre l’alcool di contrabbando; e siccome quel “buco” era da considerarsi veramente “santo”, in quanto gli consentiva di realizzare notevoli risparmi sui costi di produzione, da qui l’idea di chiamare così il liquore.
La sambuca può essere bevuta in diversi modi: liscia, con ghiaccio, con chicchi di caffè, come correzione per il caffè, con acqua o come ingrediente per i cocktail.